Mondiale: Gli azzurri battono anche il Portogallo, Ora si sogna

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snicius92
view post Posted on 22/9/2007, 11:31




Italia-Portogallo 31-5; Ora la Scozia per la storia

Nella terza sfida della Coppa del Mondo, gli azzurri partono col piede giusto (7-0) prima del solito rallentamento. Le mete della sicurezza arrivano quando gli avversari crollano fisicamente. La testa è già al 29 settembre, sfida da dentro o fuori

PARIGI (Francia), 19 settembre 2007 - A parte la vittoria (31-5), non si riesce a trovare un solo buon motivo - agonistico, perché umanamente è sempre un piacere - per giustificare la serata passata al Parco dei principi (45.476 spettatori). Almeno dalla parte italiana. Perché è stata una Nazionale imbarazzante. La meta di Andrea Masi, giunta dopo 4', aveva regalato l'illusione di una partita divertente, rinfrancante, perfino allegra. Invece l'Italia si è chiusa nei suoi dubbi, si è avvinghiata alle sue incertezze e, a questo punto si può dire, si è arresa alle sue debolezze.

QUANTI PROBLEMI - Molle negli ingaggi, lenta nella trasmissione, fragile nel morale, balbuziente nei passaggi, con una marea di palloni perduti. E nervosa: Marco Bortolami, il capitano, si è fatto ammonire e spedire fuori per 10'. Così, se all'inizio la decisione di piazzare le punizioni poteva sembrare un dispetto allo spettacolo, poi si è rivelata saggia. Perché il Portogallo, capita l'antifona, con la sua strategia elementare, rurale, quasi antica, ha resistito e, alla prima occasione, è andato addirittura in meta. Era il 32': soltanto 13-5 per gli azzurri.

SOGNI LIMITATI - Nel secondo tempo gli azzurri non hanno mostrato nulla di più. Ci sono scappate una meta in mischia di Mauro Bergamasco, cui si deve riconoscere molta buona volontà, e una dopo calcetto a seguire ancora di Masi, cui la grinta non manca mai. Dignitoso Alessandro Troncon, che avrebbe meritato di celebrare il suo centesimo "cap" con ben altro spirito. Pulito Roland De Marigny. Preciso David Bortolussi al piede (4 su 4 nei piazzati, 2 su 3 nelle trasformazioni). Ma se l'Italia è quella vista contro Romania e Portogallo (per carità dimentichiamo quella contro gli All Blacks), e se la Scozia è quella vista contro Portogallo e Romania, mettiamoci subito il cuore in pace. Sarà meglio non coltivare speranze.
 
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