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| È arrivata l'ora di Wilkinson
Domani a Nantes contro Samoa, comincerà il Mondiale del mediano d'apertura inglese che nel 2003 regalò il titolo ai Leoni. Superato anche l'ultimo infortunio a una caviglia, è pronto: "Non pensavo di recuperare, ma ora sono pronto. Succeda quel che succeda"
ROMA, 21 settembre 2007 - Jonny Wilkinson ritrova il Mondiale di rugby. Il mediano d'apertura dell'Inghilterra, che decise la finale iridata del 2003 contro l'Australia con un drop all'ultimo secondo, giocherà domani a Nantes contro Samoa la sua prima partita dell'edizione 2007. È una buona notizia per il c.t. Brian Ashton, visto che la Nazionale con la rosa dei Lancaster sulla maglia, travolta dal Sudafrica (0-36) nella sua ultima esibizione, sembra aver particolare bisogno della sua stella.
Intervistato da Sky, che l'ha raggiunto nel ritiro inglese, Wilkinson parla del suo recupero dall'infortunio (l'ennesimo della sua carriera) a una caviglia che inizialmente sembrava aver compromesso la sua partecipazione a questo Mondiale: "Sono molto eccitato di avere questa opportunità, non pensavo di recuperare appena avuto l'infortunio, ma con l'aiuto dello staff medico sono riuscito con grande sforzo a recuperare. Sono molto orgoglioso di questo e per quanto riguarda gli infortuni, una volta che si è recuperato, li si butta alle spalle". "Non mi preoccupo di averne altri, succeda quel che succeda - continua il numero 10 inglese -. Adesso devo solo pensare di giocare al meglio per il bene della squadra". Alle parole del fuoriclasse dell'Inghilterra fanno eco le affermazioni, sempre ai microfoni di Sky, del compagno Mark Cueto: "Ogni formazione al mondo vorrebbe avere Wilkinson in squadra. Tra i tanti infortuni, abbiamo avuto anche il suo, ma il fatto che sia pronto per domani è fantastico: speriamo che ci conduca alla vittoria".
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