| Lakers, c'è un altro Coby: Ha già battuto il cancro
Ha il nome che si legge come quello della stella Kobe Bryant ma lui è Karl, figlio di George, tecnico di Denver: dopo la rimozione dei linfonodi alla gola si sta mettendo in luce alla Summer League con Los Angeles
LAS VEGAS (Usa), 12 luglio 2007 - Negli States la chiamano una “feel good story”, una di quelle storie che fanno sentire bene. Coby Karl alla Summer League di Las Vegas non avrebbe nemmeno dovuto giocare. Tre mesi fa, infatti, il figlio del coach dei Nuggets si era dovuto sottoporre a un’operazione, la seconda nel giro di un anno, per rimuovere dei linfonodi cancerogeni dalla gola. Così dopo aver flirtato con la prospettiva di vedere il proprio nome pronunciato da David Stern la sera del draft, dopo una buona stagione all’università di Boise State (quasi 15 punti di media), Coby ha dovuto ricominciare tutto da capo.
BATTAGLIA VINTA - Vinta la battaglia più importante, quella con il cancro, adesso Karl vuole dimostrare alla Nba di essere un giocatore vero e sfruttare al meglio l’occasione offertagli dai Lakers. La franchigia che sta facendo di tutto per trattenere un altro Kobe (la pronuncia è identica), quello più famoso ma anche molto più scontento, ha infatti offerto al 24enne un contratto per la Summer League e lui sta dimostrando di avere buone potenzialità. “Adesso mi sento bene – commenta Coby Karl, uno dei giocatori più seguiti dai media alla Summer League della Sin City – devo solo riuscire a mettermi a posto fisicamente. Al termine del torneo farò il punto con i dottori ma tutto sta andando per il verso giusto. Sono davvero grato ai Lakers per avermi dato questa opportunità”.
FIGLIO DI PAPA' - Anche nel match di mercoledì contro Mancinelli e i resto dei Blazers il padre di Coby, George, ha fatto il tifo per lui dalla tribuna, soffrendo come capita in questi casi a tutti i genitori. “Devo essere sincero – confessa Coby – sono contento di non far parte dei Nuggets. Non potrei giocare con Denver perché so che troppa gente accuserebbe mio padre di nepotismo. Se riuscirò ad arrivare nella Nba voglio farlo solo per i miei meriti”. Strappare un contratto Nba nella offseason non sarà facile per Coby Karl ma molti addetti ai lavori sono convinti che con una stagione in Europa, o magari nella Nbdl, alle spalle, l’ex giocatore di Boise State potrebbe, forse già l’anno prossimo, coronare il suo sogno. Magari proprio con i Lakers di Kobe Bryant.
MANCINELLI 5+5 - Intanto Karl ha dato il suo contributo alla squadra di Los Angeles realizzando 12 punti e firmando una tripla fondamentale nelle battute finali del match vinto (81-73 il risultato) dai Lakers sui Blazers, privi della prima scelta assoluta Greg Oden, out a causa della tonsillite che lo terrà fuori per il resto della Summer League. Cinque punti e cinque rimbalzi in 21’ per Mancinelli.
MERCATO - Interessanti sviluppi arrivano, invece, dal mercato Nba. I Raptors dopo essersi accordati con il free agent Jason Kapono portano a Toronto l’ex Pacers Maceo Baston, compagno di squadra di Anthony Parker nel Maccabi Tel Aviv campione d’Europa. Darko Milicic, invece, si accorda con i Grizzlies (si parla di un triennale da 21 milioni di dollari) mentre come da copione Gerald Wallace alla fine trova l’accordo con i Bobcats (57 milioni di dollari per sei anni). [SPOILER][/SPOILER]
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