Il castello

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Thunder87
view post Posted on 7/7/2007, 17:40




IL SISTEMA FEUDALE:
E' un sistema in cui ognuno dispone di fatto delle risorse del territorio che occupa e obbedisce a colui dal quale lo ha ottenuto solo in virtù della fedeltà che gli ha giurato, e presenta livelli diversi.
Se il sovrano è alla mercè della lealtà dei grandi vassalli, lo stesso vale anche per questi: poiché si sono dovute innalzare roccaforti contro i nemici, un po' dappertutto, e in ognuna di queste c'è un castellano che è un guerriero ed egli può vivere solo della terra che domina, i grandi vassalli hanno altri vassalli, i quali, se il feudo ha una seppur minima estensione, ne hanno altri a loro volta.
Cosa pensa un castellano? Beh, dal suo castello vede le terre circostanti, sue, e parte di quelle del vicino. Non può non sentirsene privato, e comunque ne vorrebbe altre. Allora pensa costantemente ad attaccare o a difendersi. Ha già dovuto porre un pedaggio sul sentiero che attraversa il suo bosco, oppure su un ponte. I suoi non permettono di passare a nessuno se non si sborsa denaro. Spesso, arriva a ad aggredire i viandanti e depredarli. Certo, egli deve al proprio signore appoggio militare, ma se il suo contributo è indispensabile, potrà avere in cambio un pezzo di terra, un villaggio o un feudo. Un altra occasione può allontanarlo da casa: la vendetta.


I PICCOLI SIGNORI:
I signori di rango inferiore hanno origini molto diverse. L'elemento caratterizzante è che dispongono di buone armi, di cavalli da guerra, sanno servirsene e sanno comandare la truppa oltre ad occupare una roccaforte. Altri sono semplicemente vassalli di un signore più importante che, in cambio dei servizi che si aspetta per il fatto che gli hanno giurato fedeltà, ha consegnato loro il feudo, una porzione di terra compresa nel loro stesso feudo.
Molti vivono nell'ambito della cerchia immediatamente vicina al signore, mantenuti direttamente da lui.
il cavaliere si distingue più che per la cavalcatura per l'armamento pesante e completo che egli solo addotta: la lancia, la spada, a volte la mazza, per attaccare; e , per difendersi dai colpi, l'elmo, l'usbergo (una tunica in maglia di ferro) e lo scudo.



Principali elementi del castello: componenti strutturali
Nel suo schema classico, il castello era costituito da una corte edificata sui lati e protetta da cortine e torri disposte a distanze regolari. Esso evidenziava un sistema esterno e un sistema interno, con una completa integrazione tra esigenze difensive e abitative.
Il primo era costituito da una articolata serie di apprestamenti, che comprendevano corpi avanzati (rivellini), trincee, fossati ripieni d ’ acqua, mura, bastioni e torri. All ’ interno della corte erano disposti l ’ alto e robusto mastio con l ’ abitazione del signore (poi trasferita nel palazzo che manterrà sempre le caratteristiche di casa fortificata), la cappella, l ’ armeria, gli alloggi della guarnigione, quindi tutti i locali di servizio come le stalle, le cucine, le cantine e i magazzini.
Indispensabile era la presenza di un pozzo e di cisterne per la raccolta delle acque piovane.
Il mastio rappresentava sempre l ’ estrema ridotta per la resistenza, nel caso il castello fosse stato occupato dagli assedianti.
Nei casi più complessi il castello era suddiviso in due corti: la bassa corte, racchiudente il villaggio, e quella più antica e più elevata, detta alta corte, con il castello vero e proprio. Difesa e offesa comportavano una continua evoluzione delle tecniche costruttive.
L ’ ingresso era il punto più debole e pericoloso. Le porte erano aperte tra due torri oppure incastonate ai piedi di una torre. Erano sempre protette da diversi accorgimenti: ponte levatoio, saracinesca, caditoie sovrastanti l ’ ingresso, portone rinforzato. Quando il fossato era molto ampio, l ’ appoggio del ponte veniva diviso in due campate con un piedritto centrale detto battiponte.
Le mura erano molto alte, interrotte da torri, più o meno numerose a seconda dell’ importanza del castello e della lunghezza del suo perimetro. Le torri potevano essere quadrangolari, poligonali o rotonde, ed erano disposte alla distanza di un tiro d ’ arco l ’ una dall’ altra in modo da assicurare una completa copertura difensiva.
Il sistema costruttivo è detto “ a sacco ” , cioè con un rivestimento esterno di pietrame o mattoni e un riempimento di ciottoli, materiali inerti vari e malta.
Ed ecco la descrizione, naturalmente succinta, di alcuni tipi di costruzioni.

Motte e Recinto: consistevano essenzialmente in un fossato, dietro cui si innalzavano dei terrapieni sormontati da una palizzata.

Il Castello di pietra: il cassero o dongione (keep per gli inglesi), cioè il grande mastio di pietra. Quelli più grandi potevano ospitare con una certa larghezza il signore ed il suo seguito. Anche le cortine esterne erano ora frequentemente di pietra, rafforzate da torri (quadrate o tonde) disposte ad intervalli.

Cerchie multiple: i castelli concentrici, presentavano due cerchie successive di mura, l’una dentro l’altra. Le costruzioni più interne erano solitamente più alte di quelle esterne, così da poterle “comandare”, cioè batterle con il proprio fuoco. Ove esistevano, si utilizzavano anche i fiumi per mettere un ulteriore ostacolo tra attaccanti e difensori.

Castello recinto: le palizzate lignee intorno alla motta vennero spesso rimpiazzate da una più solida cortina in pietra, formando così un “castello recinto”. In qualche caso all’interno si cercò di innalzare una torre, ma il terreno di riporto delle motte non garantiva un appoggio abbastanza stabile.

Le tecniche di assedio
Allorché un nemico assaltava un castello, cominciava con l’intimare agli occupanti di arrendersi e se questi rifiutavano, doveva tentare di espugnare la fortificazione. Poteva scegliere tra due tattiche: o stringere d’assedio il castello, impedendo a chiunque di entrare od uscire, finchè gli assediati non si arrendevano per fame, od usare la forza. In questo caso poteva tentare di scavare una galleria fin sotto le mura, per poi incendiare i puntelli sorreggenti lo scavo e far crollare le mura soprastanti, o per sbucare inaspettato all’interno della fortezza. Oppure, poteva battere le mura stesse con arieti, con catapulte o (successivamente) con i cannoni. O, ancora, poteva tentare di scalare le cortine con le scale o con una torre d’assedio, munita di ponte levatoio in cima, per consentirne lo “sbarco” degli attaccanti sulle cortine.

L'INTERNO
Situato generalmente sulla sommità della collina che lo ospitava e difeso da un'ulteriore cinta muraria, si trovava generalmente l'edificio dove il signore e la sua famiglia vivevano. Poteva essere una semplice ma spaziosa torre, oppure, soprattutto a partire dal secolo XII, un sontuoso palazzo. Qui di trovava l'ambiente più grande, il salone principale, destinata a svolgere molte funzioni.
Nella sala infatti il signore amministrava la giustizia e riceveva gli ospiti, i momenti tra i più importanti nella vita politica di un signore.
Era una stanza vasta ma piuttosto buia, rischiarata solo dalla luci che provenivano dalle candele e dal camino, e arredato con arazzi alle pareti e pochi mobili in legno (casse e cassapanche soprattutto).
La sala era anche il luogo conciviiale per eccellenza, dove il signore banchettava.

Vita al Castello
Il castello non era solo una costruzione militare: era innanzi tutto la casa del signore feudale e della sua famiglia. Il suo ambiente più importante era la grande sala comune, dove tutti si riunivano per i pasti, e dove si svolgeva la multiforme vita di tutti i giorni. Poi, ma non sempre, c’erano le stanze private del signore, la cucina, spesso esterna, la cappella, l’armeria, l’officina del maniscalco, le stalle, i canili, i recinti per i vari animali ed i magazzini che contenevano le provviste. Essenziale era una riserva di acqua interna – meglio ancora un pozzo- per garantire l’approvvigionamento idrico in caso di assedio. I muri esterni potevano essere imbiancati per proteggerli dalle intemperie; quelli interni erano spesso intonacati con cura e decorati con disegni ed affreschi. I castelli fungevano anche da luoghi di sosta per i nobili durante i loro spostamenti. In previsione del loro arrivo, gli appartamenti privati erano tirati a lucido, e, sul pavimento, si stendevano paglia pulita, canne ed erbe aromatiche
 
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