Mercato: Ecco come si stanno muovendo le grandi squadre NBA

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snicius92
view post Posted on 2/7/2007, 10:23




Rinforzi per Bargnani da Miami arriva Kapono

Il miglior tiratore da 3 dell'ultima stagione Nba è pronto a firmare un quadriennale con i Toronto Raptors. Carter, free agent di extra lusso, resterà ai Nets, mentre Walton rinnoverà con i Lakers

NEW YORK (Usa), 2 luglio 2007 - Il mercato Nba è entrato nel vivo, anche se fino all'11 luglio i contratti non si possono mettere nero su bianco. Ma la prima giornata di contrattazioni ha già dato verdetti importanti. Per adesso bisogna accontentarsi di un "accordo verbale" ma la sostanza non cambia. A cambiare, invece, è la casacca di Jason Kapono, che un po’ a sorpresa ha deciso di lasciare gli Heat per accordarsi con i Raptors. Chris Bosh e Andrea Bargnani, così, trovano il compagno ideale per punire i raddoppi delle difese avversarie sotto canestro. L’ex giocatore di Miami, che nella scorsa stagione ha chiuso con un’eccellente 51.4% dalla lunga distanza (nessuno ha fatto meglio di lui nella Nba) ci ha messo davvero poco a dire di sì alla proposta di Brian Colangelo (un quadriennale da 24 milioni di dollari) e ha così optato per il Canada lasciando il glamour di South Beach e il suo amico Shaquille O’Neal. "Jason è molto soddisfatto dell’offerta dei Raptors e ha deciso di firmare con Toronto appena le regole lo consentiranno – conferma l’agente del giocatore, Bob Myers – siamo convinti che con il tecnico Sam Mitchell si troverà a meraviglia".

CARTER - Molto più scontata, ma decisamente importante per il proprio club, la scelta di Vince Carter, il quale dopo essere diventato un free agent ha deciso di rimanere nel New Jersey accordandosi per un’estensione con i Nets (un quadriennale da 61.8 milioni di dollari secondo una fonte vicina alla franchigia dell’area metropolitana di New York) che fa felice il proprietario Bruce Ratner e soprattutto il tecnico Lawrence Frank.

WALTON - Non cambia casacca nemmeno il free agent dei Lakers Luke Walton. Il figlio del leggendario Bill, infatti, non ha deluso i tifosi di L.A., per il quale è ormai un idolo, firmando un’estensione con la squadra californiana (sei anni per una cifra vicina ai 30 milioni di dollari) che lo farà quindi rimanere alla corte di Phil Jackson. Walton nello scorso campionato nonostante una serie di problemi fisici ha mostrato grandi progressi, chiudendo la stagione in crescendo e mettendo a referto 11.4 punti di media.
 
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snicius92
view post Posted on 3/7/2007, 19:50




Rashard Lewis è un Magic

L'asso di Seattle si accorda con Orlando per cinque anni e una cifra stimata in quasi 80 milioni di dollari: l'ufficialità dopo l'11 luglio. Derek Fisher dice addio a Utah per stare vicino alla figlia malata

NEW YORK, 3 luglio 2007 - La corsa al free agent più attraente dell’estate dovrebbe essere già arrivata alla sua conclusione. Secondo fonti vicine al giocatore, infatti, Rashard Lewis avrebbe scelto Orlando. Gli accordi non si possono ratificare fino all’11 luglio, ma l’ex stella di Seattle avrebbe raggiunto un accordo verbale con i Magic che così riscattano, con un acquisto davvero importante, la figuraccia agli occhi della Nba del caso Donovan di qualche settimana fa quando Orlando si accordò con il promettente coach, lo presentò alla stampa per poi dover incassare il suo inaspettato dietrofront.

DOLLARI - Non sono ancora chiare le cifre alle quali Lewis avrebbe detto sì, ma si parla di un accordo per cinque stagioni che porterà nelle tasche del giocatore una somma vicina agli 80 milioni di dollari. L’arrivo in Florida di Rashard Lewis se da un lato rinforza decisamente i Magic dall’altro precluderà a Orlando la possibilità di trattenere il “restricted free agent” Darko Milicic, a meno che le due squadre, i Magic e i Sonics, prima dell’11 luglio non riescano ad accordarsi per un “sign and trade” creando così spazio salariale per lla compagine ora allenata da Stan Van Gundy. Una strada però non facile da percorrere.

FISHER - Se Lewis saluta la sua ex squadra per un motivi prettamente finanziari, Derek Fisher dice addio ai Jazz per una ragione diametralmente opposta. Utah, infatti, ha deciso di venire incontro a Fisher e lo ha tagliato visto che il giocatore vuole rimanere vicino a sua figlia Tatum, alle prese con la battaglia per sconfiggere un tumore all’occhio sinistro. L’ex Jazz non ha escluso un suo ritorno alla Nba, ma le sue priorità adesso sono cambiate. Il giocatore non ha ancora deciso in quale città far curare la figlia e tornerebbe eventualmente a giocare solamente in una squadra geograficamente vicina alla sua nuova residenza.

PORTLAND - La prima scelta assoluta Greg Oden, dopo il bagno di folla per la sua presentazione a Portland, ha messo nero su bianco l’accordo con la franchigia dell’Oregon. Un contratto standard da prima scelta assoluta (un biennale garantito, 3.8 milioni per la suo primo anno e 4.1 per il secondo, con una “team option”, naturalmente scontata, per la terza stagione).

WARRIORS - Intanto il nuovo tecnico di Marco Belinelli, Don Nelson, sembra deciso a tornare sulla panchina dei Warriors. Al termine della stagione Nelson aveva parlato di un possibile pensionamento, anche se in pochi gli avevano creduto. Adesso quest’ipotesi, anche se il coach non ha ancora confermato la sua presenza per il prossimo campionato, sembra decisamente tramontata visto che Nelson allenerà la squadra che parteciperà alla Summer League di Las Vegas. Ci sarà anche Marco Belinelli e i Warriors inizieranno il torneo sabato prossimo affrontando i New Orleans Hornets.
 
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snicius92
view post Posted on 13/7/2007, 10:54




Fisher ai Lakers. Per amore

Il play rescinde con Utah e torna a Los Angeles, dove potrà curare meglio la figlia gravemente malata. Los Angeles rifirma anche Walton (30 milioni per 6 anni) ma non sa ancora se Bryant resterà. Spanoulis a San Antonio, Scola a Houston

LAS VEGAS (Usa), 13 luglio 2007 - Derek Fisher ha deciso. La città dove andrà ad abitare per poter curare la figlia Tatum, alle prese con la battaglia con una rara forma di tumore oculare, sarà Los Angeles. Così il giocatore che proprio per motivi familiari ha rescisso il suo ricco contratto con i Jazz tornerà a vestire una casacca a lui familiare, quella dei Lakers. Fisher, infatti, ha stipulato con la franchigia di LA, con la quale ha conquistato tre titoli, un contratto triennale da 14 milioni di dollari e molto probabilmente diventerà il playmaker titolare di una squadra che però non sa ancora se potrà contare nel prossimo campionato su Kobe Bryant, il quale sembra sempre intenzionato ad accasarsi altrove.

WALTON RINNOVA - "In quel ruolo abbiamo bisogno di un giocatore d’esperienza – commenta Mitch Kupchak senza fare il nome di Fisher, il quale verrà presentato alla stampa nei prossimi giorni – Jordan Farmar e il rookie Javaris Crittenton sono cestisti di talento ma hanno bisogno di qualcuno che li possa far crescere". I Lakers, inoltre, come da copione, non si sono lasciati scappare il free agent Luke Walton. Il figlio del leggendario Bill, infatti, ha firmato un contratto da 30 milioni di dollari per la durata di sei anni. "Sono molto soddisfatto – dice Walton – volevo assolutamente rimanere con i Lakers. Sono convinto che questa squadra ha la possibilità di fare molto bene già dalla prossima stagione".

SCOLA VERSO HOUSTON - San Antonio e Houston, invece, hanno messo in piedi una trade decisamente interessante, che però negli States non ha fatto molto rumore. Gli Spurs si sono assicurati il greco Vassilis Spanoulis, reduce da una deludente stagione da rookie, mentre i Rockets hanno strappato ai campioni in carica Jackie Butler e soprattutto l’argentino del Tau Luis Scola il quale, secondo fonti vicine al giocatore, starebbe seriamente ponderando l’offerta di Houston e potrebbe andare a dare una mano a Yao Ming e Tracy McGrady già nel prossimo campionato. "Luis e’ un giocatore molto intelligente e può vantare una grande esperienza – sottolinea il General Manager dei Rockets Daryl Morey – secondo noi e’ pronto per il basket Nba".
 
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snicius92
view post Posted on 1/8/2007, 01:45




Boston-Garnett: è fatta

L'asso dei Timberwolves ha firmato con i Celtics, che ora diventano una delle favorite per la conquista del titolo. Finisce così l'avventura di "The big ticket" in Minnesota dopo 12 anni

NEW YORK, 31 luglio 2007 - Se n'era parlato parecchio prima del draft, poi alla fine l'atteso botto non era arrivato. La trade che avrebbe portato Kevin Garnett lontano dai Timberwolves sembrava imminente alla vigilia del draft. Boston era pronta a fare carte false per assicurarsi KG ma lui ai Celtics non sembrava assolutamente intenzionato ad andarci. Voleva Phoenix ma i Suns non erano disposti a cedere alle richieste di Minnesota (leggi Amare Stoudemire). Così tutto era rimasto come prima. Adesso però l'affare si è sbloccato: Kevin Garnett è un Celtic a tutti gli effetti, dopo 12 anni a Minneapolis: ora Boston può puntare dritta al titolo, con il trio formato da Paul Pierce, Ray Allen e, per l'appunto, "The Big Ticket".

FENOMENO - Kevin McHale, il criticato GM dei Timberwolves, ha dunque fatto la sua scelta. Si è concretizzata la trade con il suo amico, ed ex compagno proprio ai Celtics, Danny Ainge (General Manager della gloriosa franchigia del Massachusetts). McHale ha preso una decisione difficile, liberare Kevin Garnett e ricostruire. In caso contrario avrebbe trattenuto un giocatore fenomenale che però per via di una clausola contrattuale si sarebbe potuto svincolare al termine del prossimo campionato.

TRIS IN CAMBIO - I Celtics hanno scambiato KG con il promettente Al Jefferson e l'allettante contratto in scadenza di Theo Ratliff, più una futura prima scelta: ancora da verificare l'aggiunta nell'affare di un trio di giovani giocatori (Gerald Green, Ryan Gomes e Sebastian Telfair) che potrebbero tornare utili a Minnesota.

CONCORRENZA BRUCIATA - I Lakers, i Suns e i Warriors si sono dunque arresi. Intanto proprio l'ex playmaker dei Lakers, Smush Parker, ha firmato con gli Heat e ha subito iniziato la propria avventura nel sud della Florida lanciando una frecciata, che sicuramente gli ha fatto guadagnare diversi punti nello spogliatoio di Miami, a Kobe Bryant. "D-Wade è sicuramente una persona più socievole di Kobe – dice Parker – non vedo l’ora di giocare con lui, sono sicuro che sarà un compagno di squadra eccezionale".
 
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snicius92
view post Posted on 1/8/2007, 13:40




Ora Boston con Garnett ha i suoi "Big Three"

Insieme a Paul Pierce e Allen l'ex Minnesota forma un trio che mette i Celtics in pole position nella Eastern Conference: "Sono felicissimo, questa per me è la migliore opportunità per conquistare un anelllo" è stata la prima dichiarazione di KG

NEW YORK (Usa), 1 agosto 2007 - A Boston i tifosi dei Celtics adesso ringraziano il loro idolo Kevin McHale. Il General Manager dei Timberwolves, infatti, ha fatto un ultimo regalo alla franchigia con la quale da giocatore aveva vinto tutto, cedendo proprio ai Celtics Kevin Garnett. Alla fine, così, Boston riesce a concludere l’operazione di mercato che la rende una delle grandi squadre della Eastern Conference. Strana però la decisione di McHale il quale non aveva accettato l’offerta di Boston, quando prima del draft il suo amico Danny Ainge gli aveva proposto, oltre a Al Jefferson e Theo Ratliff, la quinta scelta assoluta.

IL "PACKAGE" - Adesso, invece, con un "package" meno allettante (oltre a Jefferson e Ratliff tre comprimari come Ryan Gomes, Gerald Green e Sebastian Telfair e due future prime scelte) i Celtics riescono a portare a Boston KG. Davvero un successo per Ainge che così in poche settimane trasforma, con l’acquisizione di Ray Allen prima e Kevin Garnett adesso, una franchigia in caduta libera in una squadra di primissimo piano, almeno nella mediocre Eastern Conference. "Sono felicissimo di essere arrivato a Boston – sono le prima parole da Celtic per Kevin Garnett – penso che questa per me sia la miglior opportunità possibile per conquistare un anello". KG, che a giugno sembrava decisamente contrario al suo passaggio ai Celtics, ha anche allungato il suo contratto in scadenza nel 2009 firmando con la franchigia del New England un’estensione triennale da 51 milioni di dollari. I tifosi di Boston adesso possono tornare a sognare. Con Paul Pierce, Allen e Garnett i Celtics sembrano in grado di competere con tutti nella Eastern Conference.

TIMBERWOLVES GENEROSI - Certo, oltre ai "Big Three" Boston adesso non ha molto talento nel proprio roster, eccezion fatta per il playmaker Rajon Rondo, ma a Est, naturalmente, di squadroni tipo Spurs, Suns e Mavericks, non ce ne sono. Quindi sognare, in questo momento, è più che lecito per i tifosi dei Celtics. Lo sta già facendo anche Paul Pierce. "Questa è una giornata memorabile per la franchigia – commenta Pierce – io ho lo stesso entusiasmo di una matricola”. Se Boston esulta, Minnesota cerca di guardare al futuro. "E’ stato difficile cedere Kevin – commenta il proprietario dei Timberwolves Glen Taylor - ma sono convinto che abbiamo preso la decisione giusta”. Forse però dalla cessione di un giocatore straordinario come Kevin Garnett Minnesota poteva ottenere qualcosa di più.
 
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4 replies since 2/7/2007, 10:23   65 views
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