Doping, attacco a Bettini Merckx e Bugno non graditi

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THE Player__69
view post Posted on 26/9/2007, 17:33




Clima sempre più pesante a Stoccarda in vista del Mondiale su strada: Sinkewitz lancia pesanti accuse all'iridato che minaccia di querelarlo e l'organizzazione si è scagliata contro gli ex campioni del mondo. Il monzese: "Indesiderato? L'accredito me lo dà l'Uci"

STOCCARDA (Ger), 26 settembre 2007 - Patrick Sinkewitz, il corridore tedesco che è stato compagno di squadra di Bettini tra il 2001 e il 2005, spara a zero sull'iridato italiano. La tv tedesca Zdf ha riportato le dichiarazioni che il corridore, positivo al testosterone dopo un controllo a sorpresa prima del Tour, avrebbe rilasciato ai magistrati tedeschi. "Avevo in squadra corridori italiani che mi hanno dato il Testogel (cerotto a lento rilascio di testosterone, ndr) - questa la ricostruzione della Zdf -. Posso fare i nomi? Bramati e Bettini". E la risposta dell'iridato non si è fatta attendere. All'ingresso dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, Paolo Bettini riceve una telefonata che lo avverte delle dichiarazioni di Patrick Sinkewitz: la prima reazione di Bettini è di totale incredulità, poi alza il telefono e chiama l'ex collega: "Hai le prove? Non sai cosa sta succedendo? Anche per te una novità? Sapessi per me...", è stato l'attacco furioso di Bettini all'ex collega. "Se come dici che non hai fatto queste dichiarazioni smentiscile subito - ha continuato Bettini al cellulare - se le hai fatte ti assumerai le tue responsabilità. Non hai mai parlato con nessuno? E allora da dove è uscita?". "Al telefono l'ho sentito quasi piangere, mentre io invece sono proprio tranquillo", ha poi spiegato il campione del mondo dopo aver chiuso la telefonata con l'ex compagno tedesco.

CONTRO ZABEL - Ma il clima a Stoccarda era già pesante: il caso Valverde (sul quale il Tas deciderà in serata), la polemica McQuaid-Bettini e il tira e molla su Di Luca. Ma non era ancora arrivato il grosso della tempesta. In mattinata il primo affondo, di Sebastian Lang, il tedesco della Gerolsteiner che domani correrà la crono elite. Nel mirino il compagno di nazionale Erik Zabel, che ha ammesso di aver fatto uso di doping quando era un corridore della Telekom: "Vederlo nella lista dei partecipanti mi fa arrabbiare. Erik mi ha deluso, mi aspettavo che avesse il coraggio di rinunciare alla partecipazione a favore dei giovani". Una mazzata per gli organizzatori, cui nemmeno l'altro tedesco in gara, Bert Grabsch, ha evitato di infierire "Non capisco perché Erik sia qui".

NON GRADITI – Il meglio (o il peggio) è arrivato però nel pomeriggio. Jorg Kopfler, portavoce del comitato organizzatore si è espresso in questi termini nei confronti di Eddy Merckx, Gianni Bugno, Dietrich Thurau e Rudi Altig, pluricampioni del Mondo attesi a Stoccarda come tutti gli ex vincitori della prova iridata. "Non sono i benvenuti. Noi siamo per un nuovo ciclismo, dove non c'è spazio per la tolleranza al doping". Una mossa intempestiva visto che siamo nella settimana iridata, ma senz'altro di enorme impatto. In Germania viene percepita come l'estremo tentativo di ridare credibilità al ciclismo, ma anche come un effetto del clima da caccia alle streghe che imperversa su questa rassegna. Merckx, comunque, non si è fatto intimidire: "Ci sono degli idioti dappertutto, dunque anche in Germania - il commento dell'ex iridato -. Quegli organizzatori sono fuori di testa, ma non c'è problema, non avevo intenzione di andare a Stoccarda". Gli azzurri di Franco Ballerini, che arriveranno intorno alle 20 nel ritiro di Vaihingen, sanno bene che atmosfera li attende.
Bugno dal canto suo replica: "Sono indesiderato assieme a Merckx e ad Altig? Sono contento. È un'ottima compagnia, preferisco a questo punto stare con loro piuttosto che con gli organizzatori del Mondiale di Stoccarda". Gianni Bugno si fa una risata quando viene a sapere che è nella lista degli indesiderati: "Sto prendendo adesso l'accredito - ha detto il due volte campione del mondo - e il permesso di stare qua me lo dà l'Uci, non gli organizzatori. Lasciamo parlare...", ha concluso. Anche Felice Gimondi, il grande rivale del Cannibale Eddy Merckx, apprende la notizia con il sorriso sulle labbra. "Se è per questo anche io ho avuto qualche guaio, ma arrivo lo stesso - ha detto il bergamasco -. Vado subito a salutare Eddy quando arriva. Mi sembra tutto uno scherzo".
 
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