| A Chieti le azzurre perdono 64-48 contro le transalpine nell'ultima partita della prima fase, ma passano lo stesso il turno anche se la strada per i quarti di finale sarà in salita
CHIETI, 26 settembre 2007 - L’Italia femminile avanza alla seconda fase dell’Europeo, ma perdiamo contro la Francia 64-48 e il tonfo si sente. Lasciate in braghe di tela dalle veterane (insipida Zara, male Masciadri, Macchi gioca solo un grande terzo quarto e mette a posto lo scout, 15 punti, a gara compromessa), le azzurre recuperano e stanno a galla fino a quando le più giovani tengono, soprattutto Dacic. Quando il nostro centrone non ce la fa più, veniamo travolte.
PRIMO TEMPO - La partita mentalmente più facile, si trasforma immediatamente in un incubo offensivo. L’Italia segna i primi 2 punti dopo 4’, lavora duro in difesa contro una squadra atleticamente superiore e che mette le mani addosso, ma con un attacco così non si sopravvive. Il dilemma per Lambruschi è subito evidente: Ress, la miglior rimbalzista dell’Europeo, è stanca morta dopo 2 partite in cui era ovunque in campo, ma senza di lei non si può stare. E i 2 metri di Dacic sono indispensabili sotto canestro (8 rimbalzi nel 1 tempo), ma in attacco è un disastro. Le difficoltà triturano il cervello e prendiamo anche tiri forzati dall’ansia: il risultato è un 13-0 della Francia (6-19). Zara ricuce, ma il -12 dell’intervallo sembra un muro invalicabile: andiamo al riposo con un 7/32 al tiro è 8 perse senza neppure un recupero.
SECONDO TEMPO - La partita cambia quando Dacic, arrivata a 1/15 al tiro nell’Europeo, rompe l’incantesimo e comincia a segnare restando un totem in difesa. La spinta decisiva arriva da Sottana in regìa (esce alla fine per un colpo al naso) che fa entrare in partita una Macchi spenta (8 punti nel terzo quarto). Costruiamo così un 11-0 che ci rimette in corsa (31-32). La Francia si aggrappa alle sue stelle, Lawson e Gruda (14), punisce due nostri errori al tiro con contropiede immediati. Dacic (7 punti, 14 rimbalzi) non ce la fa più, Ress neanche. La Francia ci domina sotto canestro e mette a segno un altro parzialone (12-2, 37-52). Andiamo alla seconda fase contro Spagna, Serbia e Bielorussia. Squadre apparentemente alla portata, ma che hanno un difetto: segnano molto. La nostra ne fa 56 di media: per andare ai quarti, difendere non basterà.
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